Ieri sera, 28 novembre 2018, si è tenuta la Commissione Pianificazione del Territorio per illustrare la delibera che ha dato inizio all’iter che porterà all’edificazione della nuova biblioteca. Si è presa visione delle Determine Dirigenziali NR 194 e NR 118.
Con la NR 194 il dirigente Ing. Fabbri opta per l’affidamento diretto all’Architetto Giancarlo Marzorati di Sesto San Giovanni, per lo studio riguardante la possibile ubicazione della futura biblioteca (dietro un compenso di 32.000 euro)
Con la NR 118 si affida l’incarico di studio di fattibilità ad Alessandro Augustoni, già intervenuto come specialista biblioteconomo durante la Commissione Servizi alla Persona che si è svolta, aperta al pubblico, a giugno in Sala Aurora (compenso 14.250 euro)
In entrambe le determine si parla di studio di progettazione per UN PRIMO LOTTO.
Verranno impegnati quindi poco più di € 46.000 per lo studio di fattibilità (da concludersi entro fine dicembre) e per la progettazione preliminare.
Durante la Commissione, molto partecipata anche dai cittadini, è emerso che l’Amministrazione è orientata a costruire una biblioteca di 2-3000 mq, e che sicuramente il budget preventivato di 1,5 milioni di euro non basterà perché è solo una prima “tranche”. Si potrebbe dunque arrivare ad una spesa che supera spannometricamente i 4 milioni di euro!
Senza dimenticare che il personale attuale, per una biblioteca di tali dimensioni, è senza dubbio numericamente insufficiente. Ai costi di realizzazione si dovranno aggiungere le spese per assunzioni di altro personale. O forse andremo verso una privatizzazione del servizio?
Parrebbe poi che lo studio di fattibilità prenderà in esame cinque proposte:
- Il famoso tunnel aereo che collegherebbe l’attuale biblioteca all’ultimo piano dell’RSA di cui il Sindaco ha più volte parlato in campagna elettorale
- La costruzione di una futuristica struttura che insisterebbe sull’area che attualmente è il parcheggio per i dipendenti del comune di Via Cozzi, occupando una parte di Parco Arese
- L’edificazione sull’area di Via Solferino (ex trancia Pietro Secondi), area di proprietà privata su cui comunque pendono modifiche all’attuale PGT per essere utilizzata, dovendosi accordare con il proprietario per eventuali permute e verifiche su potenziali bonifiche
- La nostra proposta di Palazzo Arese Jacini
- L’idea del gruppo “Con Bosio per Cesano” di inserire la biblioteca all’interno di Palazzo Arese Borromeo
Ricapitolando fino ad ora:
- 46.000 euro destinati a professionisti scelti con affidamento diretto,
- l’ampliamento e ammodernamento della biblioteca sembra essere diventato un progetto di biblioteca da 3000 mq e il milione e mezzo stanziato è già vertiginosamente aumentato proiettandosi verso quota 4 milioni di euro e tutto ciò in fase preliminare
Insomma, abbiamo l’impressione che abbiano inserito le proposte di riutilizzo e riqualificazione di edifici storici giusto per regalarci il cosiddetto “contentino”.
Intuiamo già che ci chiederanno di ritirare la nostra mozione dall’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, con la quale chiediamo di istituire una Commissione Territorio congiunta ad una Commissione Servizi alla Persona e ad una Commissione Bilancio, per discutere delle linee guida da fornire a chi dovrà redigere studio di fattibilità e progetto.
Non lo faremo!
Compito e responsabilità dei tecnici è elaborare proposte, compito e responsabilità dei politici è dare i confini entro cui i progetti devono confrontarsi.
Vogliamo che venga chiarito in maniera puntuale quanto l’amministrazione intende spendere e quali sono i punti fermi su cui verranno redatti e confrontati quelli che dalla commissione non sembrano neanche apparire come studi di fattibilità a confronto.
Vogliamo sia esplicito per i cittadini cesanesi qual è il budget e quali sono i punti fermi per confrontare i progetti. I nostri sono chiari:
- Zero consumo di suolo
- Recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente
- Spesa che non superi il 1.500.000 € già stanziato se non addirittura che riduca quell’importo.
Questa amministrazione non ha probabilmente le idee chiare. In caso contrario vogliamo che si assuma le proprie responsabilità confrontandosi con la popolazione rispetto a impegni di spesa e di consumo del territorio in maniera chiara.
Come chiari saremo noi a quel punto nella ferma opposizione a quello che riterremmo spreco di denaro pubblico e territoriale.