Nuova Biblioteca & la pagliacciata della partecipazione

19 Dicembre 2018by Raffaele Di Staso0

In seguito alla convocazione delle Associazioni e della cittadinanza alla Commissione congiunta Territorio e Sociali del 17.12 presso la Sala Consiliare ci aspettavamo se non qualcosa di più, sicuramente qualcosa di meglio. Il tema della nuova biblioteca può essere per tutti una grande opportunità, oppure il solito palcoscenico dove la “discussione partecipata” diventa semplicemente la legittimazione di scelte già fatte (dai soliti, in precedenza).

Dopo che in diverse sedi (tra cui l’ultimo Consiglio Comunale) riferendosi agli articoli apparsi sul nostro sito ci hanno accusato di fare mala informazione, e ci hanno assicurato che le proposte di Palazzo Arese Jacini e Palazzo Arese Borromeo non erano state inserite nella discussione come contentino, ma che sarebbero state vagliate con la stessa dignità di tutte le altre… ecco comparire, per bocca dei TECNICI, le volontà e le priorità POLITICHE di questa amministrazione rispetto alla nuova Biblioteca.

Sono presenti i due tecnici incaricati dello studio di fattibilità e dei progetti (dott. Augustoni, Biblioteconomo e l’arch. Marzorati).

Dott. Augustoni: LE CARATTERISTICHE IDEALI, L’AUMENTO DEI COSTI E LA BOCCIATURA A PRIORI DEI PALAZZI STORICI

Si comincia con l’intervento da parte del dott. Augustoni che spiega le caratteristiche ideali della futura biblioteca, linee guida di cui il progetto dovrà tenere conto: multimedialità, informalità, accessibilità … Vengono riportati diversi esempi virtuosi di biblioteche vicine e lontane (Meda, Paderno Dugnano, Cinisello Balsamo e Arese) e poi si entra nel merito della nostra biblioteca, con alcune puntualizzazioni dell’Ing. Fabbri (dirigente del settore tecnico del Comune):

Riuso e riutilizzo vengono scartati a priori in quanto “anacronistici”, costosi e non idonei a progetti ben fatti (N.B. tre su quattro degli esempi virtuosi sopra citati sono ristrutturazioni di vecchi edifici fatti rinascere e riqualificati proprio grazie all’insediamento della biblioteca!)
La biblioteca dovrà essere di un’ampiezza di 2270mq (ipotizzati in base al numero di abitanti cesanesi)
– Non sarà costruita tutta insieme ma in 2 lotti (Il primo lotto che verrà realizzato avrà una superficie lorda di 1250mq e il secondo di 1020)
Il milione e mezzo stanziato non basterà a coprire i costi

Arch. Marzorati: LE 4 VERE PROPOSTE IN CAMPO E I CRITERI DI SCELTA

L’Architetto incaricato illustra le ipotesi per la nuova biblioteca di Cesano e presenta una scheda tecnica riportante le varie opzioni con una griglia per i pro e per i contro che, alla fine della compilazione, decreterà il sito “vincitore” per la nuova biblioteca.

Analizziamole brevemente una per una:
1. Ampliamento della biblioteca esistente: un progetto riproposto dopo essere già stato scartato dalla stessa maggioranza, e poco preso in considerazione anche dall’arch. Marzorati. Solo a guardare le slide si capisce che l’impatto visivo sarebbe poco conforme;
2. Via Solferino (ex Trancia Pietro Secondi): grossa area privata su cui tanti anni fa doveva svilupparsi proprio la mega biblioteca dell’Architetto Botta. Erano gli anni splendenti dell’Università di Filosofia e dei suo numerosi studenti fuori sede. Il progetto si affossò da solo all’epoca per difficoltà di accordi tra Amministrazione e Privati. Sarà la volta buona?
3. Via Cozzi: una costruzione sopraelevata sul parcheggio dei dipendenti del comune che dovrebbe in futuro essere ampliata, rubando verde al parco Arese, senza contare gli alberi che circondano il parcheggio che non è chiaro che fine faranno
4. Un ipogeo all’interno del Giardino Arese Borromeo, una costruzione interrata e ricoperta dal verde. No comment. Se realizzare una biblioteca in un Palazzo storico è anacronistico, costruire una biblioteca sotto terra nel Giardino Borromeo come si può definire?

Sorvolando sul fatto che ciascuna di queste soluzioni prevede il dover mettere mano al PGT perché queste aree non hanno destinazione d’uso “idonea” ad una biblioteca (a differenza paradossalmente di Palazzo Arese Borromeo e Palazzo Arese Jacini), ricordiamo che contestualmente andrà stralciata sempre dal PGT la previsione di nuova Biblioteca presso la “Palazzina D” nell’area ex SNIA. Tutto è fattibile ma tutto comporta tempo e visioni chiare.

TRE NOSTRE RIFLESSIONI (PER IL MOMENTO)

1. Le soluzioni proposte dall’amministrazione non sono prive di criticità e ci domandiamo come mai nella tabella valutativa non siano stati riportati anche i Palazzi Storici in modo da poter vedere evidenziata, una volta per tutte, dati e conticini alla mano, l’effettiva impraticabilità di tali proposte. Oggi c’è solo un’esclusione a priori supportata solo dalla visione di biblioteca del biblioteconomo. Si può escludere, ma è una volontà politica. Inutile nascondersi dietro parametri tecnici!
2. Costi e sviluppi sono ancora ad oggi un mistero.
3. Poiché dalla riunione è emerso che è necessario un forte supporto umano alla “struttura biblioteca” ci chiediamo come questo possa avvenire anche solo con il personale esistente.

Tutto ciò premesso ci chiediamo se sia corretto spendere 46000€ di danaro pubblico per riuscire a trovare un accordo fra le diverse anime della maggioranza e legittimare attraverso esperti e tecnici decisioni politiche già prese.

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