Palazzo Arese Borromeo: incompetenza o abuso?

23 Febbraio 2019by Passione Civica2

Dobbiamo raccontarvi qualcosa di molto grave che è successo nel mese di Dicembre 2018 a Palazzo Arese Borromeo. Un vero e proprio misfatto che è iniziato a Palazzo, per poi proseguire al di fuori di esso.

Ma andiamo con ordine.

IL FATTO

Poco prima di Natale ci è giunta notizia che il giorno 22 Dicembre 2018, all’interno delle prestigiose sale del Palazzo Arese Borromeo, si sarebbero svolti i festeggiamenti del matrimonio di un Assessore. Due particolari del racconto ci sono subito sembrati gravissimi:

  • si è tenuto un banchetto nella Galleria delle Arti Liberali, a cui hanno partecipato oltre 100 invitati (tra cui molti rappresentanti della attuale amministrazione comunale)
  • sono stati allestiti ed utilizzati dei fornelli per friggere nella Sala della Monarchia

Inizialmente non volevamo crederci. Per quello che sapevamo, la possibilità di organizzare un rinfresco all’interno del Palazzo non era inclusa nel cosiddetto “Pacchetto Sposi” offerto dal Comune. E in effetti, ci risultava che mai in passato questo privilegio fosse stato concesso. Ma, cosa ancora più grave, mai e poi mai ci saremmo aspettati che fosse permesso di friggere cibo all’interno delle sale del Palazzo, col rischio di rovinare i suoi preziosi affreschi!

PRIMI CONTROLLI

Ci siamo quindi attivati per chiarire quanto accaduto. Al rientro dalle vacanze Natalizie, il 7 Gennaio, tramite la nostra Consigliera Comunale Nadia Elisa Speronello, abbiamo contattato l’Assessore recentemente sposatosi, chiedendo spiegazioni. Ci ha risposto che aveva seguito l’iter previsto, compilando la modulistica e pagando le tariffe richieste, e che sperava che tutto questo non venisse strumentalizzato.

Benissimo. Abbiamo allora deciso di controllare di persona che tutto si fosse svolto effettivamente secondo le regole. Sul sito del Comune abbiamo trovato due documenti:

Mentre il primo documento stabilisce i principi generali dell’utilizzo del Palazzo e del Parco, senza però trattare in maniera diretta il caso dei matrimoni, il secondo entra nei dettagli per questo tipo di celebrazioni. In particolare, si legge chiaramente che “non è possibile organizzare alcun tipo di rinfresco nel Palazzo o nel Giardino Arese Borromeo”. A quel punto non sembrava affatto che si fosse “seguito l’iter previsto”…

INTERPELLIAMO LE ISTITUZIONI

Abbiamo chiesto quindi un colloquio col Segretario Generale, con l’Assessore alla partita e con il Sindaco, per avere informazioni e spiegazioni precise ed ufficiali. Il 17 Gennaio Nadia è stata ricevuta al mattino dal Segretario Generale Zarcone e dall’Assessore Boldrini, ed il pomeriggio dal Sindaco Longhin.

Riguardo al banchetto, il Segretario ci ha assicurato che il matrimonio e il festeggiamento si sono svolti in conformità con le attuali norme, perché il Regolamento di Palazzo Arese Borromeo era stato cambiato nell’Aprile 2018. L’Assessore Boldrini ha confermato. Abbiamo espresso stupore, perché per modificare un regolamento è necessario passare dalla Giunta e dal Consiglio Comunale… e noi siamo in Consiglio Comunale! Ci eravamo davvero lasciati sfuggire una modifica così importante, questa primavera? Abbiamo quindi chiesto che ci venisse mostrato il testo di questo nuovo Regolamento Comunale. Purtroppo non l’avevano con sé… ops, una mancanza davvero curiosa! A quel punto abbiamo richiesto ufficialmente che ci venissero inviati via e-mail i documenti relativi a questa inaspettata modifica. Per tutta risposta, qualche giorno dopo ci hanno inviato lo stesso Regolamento che avevamo già trovato sul sito, risalente al 2011, e che come detto non tratta affatto di matrimoni e rinfreschi.

Riguardo alle friggiture, invece, ci è stato risposto che né il Segretario né l’Assessore erano informati del fatto che dei fornelli da campo fossero stati installati ed utilizzati nella Sala della Monarchia. Imbarazzati, hanno assicurato che avrebbero indagato. Il Sindaco, incontrato la sera, non sapeva nulla di nulla.

CONTRADDIZIONI E VUOTI

Abbiamo quindi ricontattato i responsabili dell’Ufficio Cultura, ovvero l’Assessore e il Segretario Comunale, che questa volta hanno risposto correggendosi, dicendoci cioè che quello che era cambiato ad Aprile 2018 non era il Regolamento, ma il Tariffario… e grazie, da regolamento il Tariffario deve essere aggiornato ogni anno! Per il 2018, lo potete trovare qui.

In questo documento si fa riferimento (pagina 8) ad attività di catering e banqueting a Palazzo, ma in ogni caso non nella Galleria delle Arti Liberali e nella Sala della Monarchia. Per i matrimoni con rinfresco, si parla infatti della sola Sala Aurora.

IMPEGNI SOLENNI

Per cercare di vederci chiaro, il 21 Gennaio, Nadia si è recata personalmente dalla Responsabile Ufficio Cultura, signora Sullo. Speravamo che fosse in grado di fornirci un documento che attestasse una volta per tutte cosa è possibile e cosa è vietato per i matrimoni a Palazzo. Purtroppo, nemmeno la Responsabile dell’Ufficio Cultura è riuscita a trovare sul sito del Comune il documento tanto agognato. Ci ha solo fornito un modulo per Cerimonie di Stato Civile, riguardante però la sola Sala Aurora, e perciò non pertinente.

Lo stesso giorno in ogni caso il Segretario Comunale, da noi interpellato nuovamente in merito a tutta la vicenda, ci ha scritto di assumersi “un formale impegno a concordare con l’Assessore Boldrini sulla opportunità di rivedere l’intera materia con più atti tra loro conformi”.

Il 25 Gennaio scriviamo al Segretario, al Dirigente e all’Assessore per sapere se fossero stati intrapresi degli interventi conoscitivi in merito alla “friggitoria” allestita in sala della Monarchia, se il responsabile della concessione degli spazi fosse informato di quello che succedeva esattamente nelle prestigiose sale affrescate, e se fossero stati presi provvedimenti di tipo sanzionatorio per la ditta di catering. Fino ad ora nessuna risposta scritta ci è pervenuta. D’altra parte, il Segretario Comunale prima dell’inizio del Consiglio Comunale del 7 Febbraio 2019, ha confermato a voce a Nadia che sì, effettivamente le fritture in sala Monarchia ci sono state e che quindi è stato avviato l’iter per un intervento sanzionatorio nei confronti della ditta di catering.

RESPONSABILITA’

Abbiamo quindi un Regolamento che non parla affatto di banchetti, un “Pacchetto Sposi” che ne vieta esplicitamente “in ogni caso” lo svolgimento per i matrimoni a Palazzo, un Tariffario che invece ne stabilisce un prezzo, e degli Amministratori che non sembrano sapere nemmeno dove trovare i documenti su cui si basa il loro lavoro. Una situazione quantomeno confusa!

A questo punto sono inevitabili alcune domande:

  1. Se dobbiamo fare riferimento al “Pacchetto Sposi”, reperibile ancora oggi sul sito del Comune, il banchetto non avrebbe dovuto essere autorizzato. E in ogni caso, anche stando al Tariffario 2018, non si sarebbe potuto svolgere in quelle sale. Quindi chi lo ha autorizzato lo ha fatto perché non conosce i Regolamenti Comunali vigenti? Oppure li conosce, e ha deciso di chiudere un occhio per un Assessore?
  2. Come è possibile che esistano documenti pubblici che si contraddicono a vicenda riguardo a quello che è permesso nelle celebrazioni di un matrimonio a Palazzo Arese Borromeo?
  3. Durante l’evento, come è stato possibile che gli amministratori comunali e membri della maggioranza presenti alle celebrazioni non si siano accorti che gli stavano, letteralmente, friggendo sotto il naso? Oppure, per convenienza, hanno preferito turarselo, il naso, invece di attivarsi e capire cosa stava succedendo?
  4. Come è possibile che Dirigenti e Funzionari che hanno l’incarico di gestire il migliore dei nostri beni culturali non sappiano quali siano le regole che ne governano l’utilizzo, dove siano scritte e dove si possano rintracciare?
  5. Quando viene concesso l’utilizzo di Palazzo Arese Borromeo, chi vigila su come poi si svolgono gli eventi?In particolare, esiste del personale comunale qualificato presente sul posto?

Se l’Amministrazione Comunale vuole mantenere un minimo di credibilità, è tenuta a fornire risposte molto precise a queste domande, e a chiarire nei dettagli quello che è successo. Sì, perché qui le possibilità sono solamente due. O si è trattato di un grave caso di incompetenza amministrativa, oppure ci troviamo di fronte ad un vero e proprio abuso di potere, in cui un gruppo di persone, probabilmente convinte di rappresentare una fantomatica élite cittadina, ha la presunzione di poter utilizzare un bene comune, appartenente a tutti i Cittadini di Cesano Maderno, come il cortile di casa propria.

In entrambi i casi comunque crediamo che, oltre a chiarire, chi detiene una carica amministrativa nel settore pubblico debba essere capace di fare ammenda e assumersi le proprie responsabilità. Ma vista la gravità dei fatti, questa volta le scuse non possono bastare. Questa volta sarebbe opportuno che chi ricopre ruoli di responsabilità nella gestione di un bene tanto prezioso come Palazzo Arese Borromeo (ovvero la dirigenza e la parte politica) facesse un passo indietro.

2 comments

  • Walter Monti

    24 Febbraio 2019 at 23:26

    Il livello del dibattito politico è davvero alto. Complimenti!

    Reply

    • Marco Pizzichemi

      25 Febbraio 2019 at 9:50

      Se per voi segnalare un possibile utilizzo inappropriato di un bene pubblico così prezioso, con annesso rischio di danni al patrimonio artistico, è un argomento “basso”, forse avete proprio perso di vista il senso dell’impegno civico. Dovrebbe guidarvi il bene comune, non il bene della vostra coalizione. Complimenti!

      Reply

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