Ci vediamo nuovamente costretti a sottolineare la mancanza di condivisione su scelte strategiche mostrata dalla maggioranza che governa Cesano Maderno. La nostra Amministrazione continua a manifestare una sostanziale indifferenza, se non un velato fastidio, verso il confronto con le altre forze politiche in Consiglio Comunale. Ritiene probabilmente perfette le proprie strategie, e superfluo il parere di chi non siede tra i banchi della maggioranza.
Ma purtroppo, anche questa volta la realtà ci parla di strategie che falliscono miseramente, con potenziali ripercussioni per tutta la cittadinanza.
Andiamo con ordine. Il tema è quello delle società pubbliche che gestiscono servizi ai cittadini per conto del Comune: in particolare si parla di ASSP, con la sua gestione delle farmacie.
Per molti mesi/anni il Comune ha cercato di creare un’unica società pubblica che gestisse le farmacie comunali di Cesano e dei territori limitrofi, puntando alla “fusione” tra ASSP e AEB (società che tra le altre cose, semplificando, possiede e gestisce alcune farmacie comunali della zona, e il cui maggiore azionista è il Comune di Seregno).
Ci siamo sempre trovati d’accordo con gli obiettivi di questa operazione.
Quello che, spesso, ci è sembrato inopportuno è il modo in cui questa trattativa è stata gestita. In particolare, la maggioranza si è più volte limitata a chiedere al nostro Consiglio Comunale veri e propri mandati a scatola chiusa, senza mai lasciare spazio alla condivisione e alla discussione sulla linea da adottare nelle trattative.
Il Consiglio è stato tenuto il più possibile all’oscuro di tutto: nessuna informazione è stata fornita, per esempio, riguardo alla trattativa parallela che AEB stava portando avanti per fondersi con A2A, nonostante questa potesse avere un ovvio impatto sul destino della trattativa con ASSP. Un atteggiamento nebuloso, questo, che colpisce particolarmente, se si pensa che negli altri Comuni soci diretti o indiretti di AEB, come ad esempio Desio, Seregno, Bovisio Masciago e Limbiate, le Amministrazioni hanno abbondantemente informato della questione AEB-A2A i propri Consigli Comunali, e dato facoltà di votare a favore o contro l’operazione. Noi stessi abbiamo richiesto formalmente negli scorsi mesi all’Amministrazione Comunale di relazionare su questo argomento, ma siamo stati ripetutamente ignorati.
Cesano Maderno ha scelto di tenere tutto sotto traccia, forse puntando tutto sul suo “gioco d’azzardo” con le farmacie. Ma purtroppo, alla poca trasparenza è seguita la beffa, come dicevamo.
Il 30 Aprile di quest’anno si concretizza il nuovo accordo AEB-A2A, nonostante l’assenza “strategica” del nostro comune all’assemblea dei soci di AEB. La nostra maggioranza non ha mai voluto appunto “strategicamente” esprimersi con atti informativi e deliberativi su quella operazione di privatizzazione spinta di una società pubblica in cui rientrano asset pubblici importanti come appunto le farmacie, ma anche i servizi di gestione ambientale.
Nel Consiglio comunale del 12 Maggio, in cui il l’Amministrazione chiedeva l’ennesimo mandato a scatola chiusa per trattare di fatto con la nuova AEB-A2A sempre e solo per la vicenda farmacie, si concretizza l’ultimo colpo di scena: la maggioranza arriva in Consiglio e presenta un emendamento a sorpresa alla sua stessa delibera, in cui chiede l’autorizzazione a recedere dall’accordo appena firmato tra AEB-A2A per farsi liquidare le proprie quote (quelle della propria azienda partecipata ASSP) entro i termini di legge.
Le trattative sono definitivamente fallite e il Comune cerca di correre ai ripari in zona Cesarini per non rimanere completamente con un pugno di mosche.
Vista l’importanza della posta in gioco (si parla della gestione di servizi essenziali per la cittadinanza), non sarebbe stato più opportuno discutere insieme in Consiglio Comunale, fin dall’inizio, la linea da seguire?
Non sarebbe stato più corretto convocare almeno in extremis i capigruppo una volta capito che saltava il banco (un paio di giorni prima del consiglio è stata protocollata una lettera di ASSP che informava di questo l’amministrazione) e che bisognava dunque correre ai ripari con un emendamento fuori tempo massimo per limitare i danni?
O forse la maggioranza non ritiene possibile che qualche suggerimento positivo possa arrivare anche dai banchi dell’opposizione?
In ogni caso, non è accettabile che su un argomento così delicato, che muove milioni di euro dei cittadini cesanesi, il Consiglio Comunale venga sempre tenuto all’oscuro e avvisato degli sviluppi, sistematicamente, solo all’ultimo minuto. Questo atteggiamento non ci permette di compiere le necessarie valutazioni ed arrivare ad una presa di posizione ragionata.
Per questo motivo, al Consiglio Comunale del 12 Maggio abbiamo deciso di non partecipare alla votazione sulla delibera ASSP, e ribadiamo con forza all’Amministrazione la nostra richiesta di una maggiore trasparenza e partecipazione, in questo come in molti altri temi importanti per la cittadinanza.