Mi chiamo Matteo Milia, ho 34 anni, sono papà di due splendidi bambini e vivo a Cesano Maderno dall’età di 11 anni.
La mia infanzia si è divisa tra Lombardia e Sardegna. Sono orgogliosamente di origine sarda, ma Cesano mi ha dato le cose fondamentali: amici, famiglia e un lavoro che amo.
Sono un Osteopata e un Massoterapista, ho studiato con sacrificio e dedizione presso una delle migliori scuole di Osteopatia in Italia. Una grande fortuna è stata quella di crescere professionalmente e umanamente durante questi ultimi 13 anni grazie alla collaborazione con uno studio Osteopatico e Fisioterapico nonché punto di riferimento in tutta la Brianza con più di 40 anni di attività, che si trova in via Dante, nel cuore di Cesano Maderno.
Ciò che mi è sempre piaciuto della mia professione è la relazione che si crea con le persone, di qualsiasi tipo, ceto sociale, età o etnia esse siano.
Negli anni ho sempre cercato di migliorare il servizio nei confronti dei miei pazienti e durante il lockdown ho sviluppato un progetto, unico nel suo genere, basato sulla collaborazione multidisciplinare di diversi professionisti sanitari. Il progetto si basa inoltre sul concetto di Sharing Economy o nuova economia che viene definito il business vincente nell’era digitale.
I tempi, soprattutto da un punto di vista imprenditoriale, sono cambiati molto rispetto a 20 anni fa e credo che un adeguamento sia più che necessario per poter stare al passo con i tempi. Adeguare noi stessi e i nostri lavori a quello che oggi l’economia mondiale offre, è fondamentale per permetterci di non soccombere dietro a epidemie, crisi, guerre o quant’altro sia successo o possa succedere in questo decennio.
Dobbiamo farlo per noi stessi, per i nostri figli e per tutti gli artigiani della nostra città, qualsiasi sia il settore di appartenenza, per far si che le strade si riempiano di persone, ma non per guardare saracinesche chiuse.
Dobbiamo farlo, perché i ragazzi under35 vogliono e giustamente pretendono di più da loro stessi e dal loro paese.
Mi candido con Passione Civica perché rappresenta un punto saldo per i giovani.
Voglio dare il mio contributo a tutti quei ragazzi che vogliono essere degli imprenditori, che vogliono essere liberi di realizzare tutti i loro progetti, aiutandoli a superare le difficoltà che incontreranno lungo il percorso.